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 ARTICOLO TRATTO DA "IL GIORNO" DEL 05/05/2010 - Oltre 20 Comuni aderiscono al fondo anticrisi

Oltre 20 Comuni aderiscono al fondo anticrisi E il prefetto va in «pressing» sulle banche

LODI —
ALL’INCONTRO a Palazzo San Cristoforo c’erano sindaci e rappresentanti di 29 Comuni (che valgono circa il 70% della popolazione lodigiana) sui 62 convocati dalla Provincia per la richiesta di adesione al fondo di solidarietà anticrisi. L’appello ai municipi è chiaro: versare 1 euro per ogni abitante e arricchire la riserva da destinare a chi ha perso il lavoro e non ha sussidi. Il Comune di Sant’Angelo aderirà al fondo versando 26.648 euro per i suoi 13.324 residenti. Stessa decisione - secondo indiscrezioni - hanno preso San Colombano, Livraga, Fombio, Borghetto, Montanaso, Lodi Vecchio, Tavazzano, Casalmaiocco. Codogno ha detto «sì» ma verserà meno dei 2 euro per abitante previsti. Via libera e fondi stanziati anche dai municipi che avevano partecipato già nel 2009 al fondo: Lodi, Cavenago, Ossago, Brembio, Bertonico, Caselle Lurani, Cornegliano, Graffignana, Mairago, Cervignano, Maccastorna, Borghetto, Galgagnano, Somaglia. Domenico Campagnoli, segretario provinciale della Cgil, è ottimista: «È andata bene, anche se i Comuni hanno posto alcune questioni. Vogliono essere maggiormente coinvolti nelle decisioni, senza che gli enti più grandi o la Provincia scelga per loro». Vogliono rappresentanti nel comitato che gestisce il fondo, e probabilmente li avranno. Seconda richiesta dai sindaci: far fare lavori socialmente utili nei rispettivi comuni ai disoccupati che riceveranno i fondi. Opzione difficile, perché chi si farebbe carico di contributi e assicuazione? Sul fronte del “no” all’adesione resta Casale. Al momento, nelle casse del fondo ci sono 400mila euro. Eugenio Vicini, delegato Cgil, spiega: «Saranno usati per rispondere alle necessità dei 200 che l’anno scorso, pur avendo i reauisiti, non avevano ricevuto soldi». Restano i soldi che arriveranno dai Municipi aderenti. Il meccanismo della distribuzione avrà una formula incentivante: i disoccupati che risiedono in Comuni che non hanno aderito, avranno la metà dei soldi rispetto a chi vive nei Comuni che hanno versato soldi al fondo.
IL PREFETTO ieri è andato in “pressing” sui rappresentanti di 26 banche con sportelli nel Lodigiano. «È andata bene — dice Peg Strano Materia —, gli istituti di credito hanno dimostrato disponibilità al dialogo.
Le banche, sopratutto quelle non locali, hanno bisogno di rivolgersi ai vertici centrali prima di prendere decisioni. Ci incontreremo di nuovo fra 15 giorni». Alcuni si sarebbero detti disponibili, ma non nella misura che una delle ipotesi prevede: versare 1 euro per ogni conto corrente detenuto da clienti lodigiani. F.Lu.

 

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