CLICCA

Archivio delle notizie di graffignananew.it

ARTICOLO TRATTO  DA "IL CITTADINO" DEL 26/02/2011 - Per il “Gallo” è un debutto in... difesa

 

Pallacanestro - Nban Solo un canestro ma quattro rimbalzi e due stoppate per il lodigiano alla “prima” con i Nuggets
Per il “Gallo” è un debutto in... difesa
«Peccato che il tiro non mi sia entrato, ma sono contento lo stesso»
 

denver Buona la prima per Danilo Gallinari. Lo avrebbero detto anche Ale e Franz, che lo hanno avuto come ospite al loro show. Cambia il teatro, l'altra sera la stella di Graffignana ha debuttato al Pepsi Center con i Denver Nuggets vincenti (89-75) sui Boston Celtics. È andata bene la prima partita dopo la maxi "trade" che ha portato Danilo a far parte della franchigia del Colorado e Carmelo Anthony a giocare per i New York Knicks: per un giocatore dalle caratteristiche del campione lodigiano non è semplice trovarsi improvvisamente catapultato in una nuova realtà e, dopo soli due giorni, andare sul parquet contro una delle squadre più forti dell'Nba. È stata una "huge win" per i Nuggets, Danilo è partito subito in quintetto certificando la fiducia che ha in lui il coach Gorge Karl, oltre che nel resto dei "newcomers". Il voto alla prestazione non può dipendere dal rendimento offensivo (2 punti, con 1/4 da due e 0/2 da tre), sono troppo cambiati i Nuggets perché la chimica degli schemi sia già funzionante. In questi casi un giocatore tecnico che gioca di squadra ha meno impatto di un elemento istintivo più libero mentalmente. I 18.524 spettatori del “Pepsi Center” hanno comunque gratificato Danilo di abbondanti razioni di applausi per i quattro rimbalzi e le due stoppate, da urlo quella acrobatica su Glen Davies dopo 4’18" di gioco nel primo quarto. «Ti è piaciuta?». Danilo Gallinari è pimpante al telefono da Portland, dove lo svegliamo alle 10 di mattina (ora locale, qui erano le 19) per qualche commento in esclusiva per “Il Cittadino”. Il lodigiano è volato con tutta la squadra da Denver a Portland per l'importante "back to back" di ieri notte, subito dopo la partita contro i Celtics. A letto alle 3.30 di mattina, sveglia repentina: non si scherza con i ritmi Nba. «È tutto a posto, contro i Celtics è andata bene, sono contento - dice Danilo, rimasto sul parquet per 19’34" -. Mi spiace solo che non sia entrato il tiro come avrei voluto. Andrà meglio le prossime volte. Mi sono però dato da fare in difesa e a rimbalzo. Il coach? Ci ha fatto i complimenti a fine gara dicendoci di andare avanti così». Immaginiamo il pensiero di George Karl quando ha visto il contropiede di Danilo a metà del terzo periodo, chiuso con una perentoria schiacciata. Al lodigiano è andata bene nel terzo quarto quando un possibile gioco da tre per un fallo su Garnett è stato annullato dallo scadere dei 24". Dalle immagini tv si notava il “Pepsi Center” tutto esaurito... «Sì, in effetti era bello pieno: è bello giocare con la gente vicina alla squadra - racconta la stella di Graffignana -. La mia maglietta? Non ho visto se c'era qualche tifoso con il numero 8, ero concentrato sulla partita». Un momento di pausa Danilo l'ha preso nel secondo periodo quando ha dovuto aggiustarsi la lente a contatto... «Me l'ha spostata una manata di Ray Allen. Se gli ho detto qualcosa? Sì, ma non mi ha dato molto retta». Bello ma da archiviare alla svelta: il successo sui Celtics spinge i Nuggets in sesta posizione nella griglia play off dell'Ovest, appena davanti a Portland che Danilo e compagni hanno sfidato ieri sera (7.30 ora locale, le 4.30 di questa mattina in Italia). «Eh sì, è una partita importante, bisogna cercare di vincerla». Il “Gallo” si è già calato nella nuova realtà Nuggets. New York rimane un po' più lontana.Luca Mallamaci

 

Hit Counter
 

CLICCA