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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 26/5/2011 - Pd in campo per il referendum: gazebo a “tappeto” nei comuni e serate di approfondimento
Per il Pd la scelta è chiara: un sì per l`acqua pubblica e contro la privatizzazione, un sì contro il nucleare, un sì contro il legittimo impedimento. Il segretario provinciale Mauro Soldati lancia così la campagna per il referendum di giugno, che sul territorio vedrà una serie di iniziative. Questa sera alle 21 si terranno due appuntamenti: una a Corno Giovine presso la sala Europa di via Garibaldi, dove parteciperanno il segretario di circolo Alberto Rancati e il consigliere regionale Fabrizio Santantonio per discutere di “Acqua, bene comune”; l’altra presso la sala riunioni del comune di Guardamiglio, dove l’ex sottosegretario al ministero dell’Ambiente Gianni Piatti, Paolo Lega di Legambiente Piacenza e Sergio Zabot, coautore con Carlo Monguzzi del libro “L’illusione nucleare”, discuteranno del tema “Energia: rinnovare migliora. Quale politica energetica dopo Fukushima”. Alle 21 di domani, invece, presso l’auditorium delle scuole medie di via Garibaldi a Borghetto, saranno i circoli di San Colombano, Borghetto e Graffignana a promuovere l’incontro “Sì alle rinnovabili. Fermiamo il nucleare”. Giuseppe Zanchi, Antonio Roveda e Damiano Rossi introdurranno la serata, che vedrà la partecipazione di Piatti e Santantonio, oltre all’ingegnere nucleare Antonio Cardinale e al segretario del circolo di Legambiente di San Colombano Pietro Domenichini. Durante l’incontro sarà proiettato il filmato sul nucleare: “L’onda del Po”. Lunedì 6 giugno, alle 21 in piazza Castello e in caso di mal tempo nell’aula magna del liceo Verri a Lodi, è poi previsto un evento pubblico promosso con il “Comitato 2 Sì per l’acqua bene comune” e il “Comitato lodigiano energie alternative e rinnovabili”. Il segretario del circolo Pd di Lodi, Domenico Visigalli, sottolinea che si tratta di un’occasione preziosa per approfondire i diversi argomenti, mentre Andrea Tantardini, responsabile ambiente del Pd, critica l’atteggiamento del governo, che «evita il confronto con i cittadini». Il 5 giugno sono previsti gazebo in tutti i comuni.
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