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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 13/6/2011 - Cinquant’anni di fede, è festa per don Davide

La comunità si stringe attorno al parroco
Cinquant’anni di fede, è festa per don Davide

 

Graffignana Cinquanta giorni dalla Pasqua, cinquant’anni dalla sua ordinazione sacerdotale: a Graffignana don Davide Daccò ha celebrato il suo 50° anniversario di sacerdozio nella festività di Pentecoste. Domenica mattina una folla di fedeli ha gremito la chiesa dei Santi Pietro e Paolo per dire il proprio “grazie” a don Davide, parroco di Graffignana da 19 anni. Sulle note del corpo bandistico San Giovanni Bosco, cittadini, associazioni, autorità civili, religiose e militari. Il corteo si è snodato dalla casa parrocchiale fino in chiesa, dove, insieme a don Davide, hanno concelebrato i suoi nipoti, don Stefano Daccò e don Davide Chioda, oltre agli altri confratelli nel sacerdozio don Pier Luigi Leva, vicario foraneo di Sant’Angelo, don Fiorenzo Spoldi di Borghetto e don Arturo Cristani, originario di Graffignana. Un particolare messaggio di augurio per don Davide è giunto dal primo cittadino Marco Ravera.«Il sentimento principale è il ringraziamento al Signore che mi ha fatto sacerdote», ha esordito don Davide, da 50 anni servo fedele di Cristo fra le parrocchie di Maiano, Villanova del Sillaro, Somaglia, San Lorenzo a Lodi, Santa Maria Ausiliatrice in Lodi, Paullo, Quartiano e da 19 anni parroco a Graffignana.Il rosone, le campane, il portone e l’organo; queste le opere della chiesa del paese restaurate da don Davide e incise sulla lastra d’argento donata dalla comunità a don Daccò per mano dei bambini della scuola materna parrocchiale che dirige. «Siete i più belli del mondo», ha detto don Davide ai piccoli di Graffignana. «Giochiamo?!», gli aveva replicato uno dei più vivaci andando a salutare don Daccò già sulla porta della casa parrocchiale. Insieme al pane e al vino e ai frutti della terra e del lavoro dell’uomo, sono stati portati all’altare dai fedeli anche la Bibbia, punto di riferimento del cammino sacerdotale, una lampada, luce per i passi da compiere, e due palloni, simbolo dell’oratorio. «Caro don Davide hai ancora la vivacità della prima ora e questo è segno che lo Spirito santo fa sentire la sua voce dentro di te - ha spiegato il vicario foraneo di Sant’Angelo, don Pier Luigi Leva - e proprio lo Spirito Santo è al centro della festività di Pentecoste che non è punto di arrivo ma di partenza. Il nostro non è un mestiere ma una passione e la passione non invecchia, anzi cresce sempre più». Per l’occasione è giunto un messaggio di augurio a don Davide anche dal vescovo di lodi monsignor Giuseppe Merisi che alla comunità di Graffignana ha lasciato un impegno: «Pregate incessantemente per le vocazioni sacerdotali». Sara Gambarini
 

 

 


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