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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 13/02/2012 - D’Angelo “spinge” il Lodivecchio: «Se vinciamo festeggio con Matri»

 

Seconda Categoria/Girone Nn L’attaccante è grande amico dello juventino
D’Angelo “spinge” il Lodivecchio: «Se vinciamo festeggio con Matri»
 


lodi vecchio Il sogno di vincere il campionato e festeggiare assieme all’amico di sempre. Ovviamente con la debita scaramanzia. Lodivecchio e Juventus, due mondi così lontani ma uniti da una grande amicizia e per certi versi da qualche similitudine. Marco D’Angelo da una parte e Alessandro Matri dall’altra. Due amici quasi inseparabili che, seppur con i debiti paragoni, si stanno togliendo qualche soddisfazione. Già, perché i ludevegini a inizio anno erano dati come buona squadra in grado di dare fastidio alle favorite per la vittoria finale del campionato (Sordio e Oriese su tutte), e la stessa cosa vale per la squadra di Antonio Conte, ripartita da un nuovo progetto ma da pochi accreditata come possibile vincitrice dello scudetto. Ora tutte e due le società stanno lì in alto a guardare i rispettivi campionati (la Juve è seconda, ma con due partite in meno del Milan), e poco importa se siano di Prima, Seconda, Terza Categoria oppure addirittura di Serie A. «Ovviamente facciamo tutti i debiti scongiuri - commenta D’Angelo, centrocampista del Lodivecchio primo in classifica in Seconda Categoria -. Sono contentissimo per il rendimento della mia squadra e ovviamente anche per quello di Alessandro, che alla Juve sta facendo grandi cose. Siamo amici da sempre, cresciuti assieme a Graffignana nella storica compagnia del paese. Tra l’altro è anche un po’ merito mio se è diventato un grande bomber - scherza D’Angelo -, perché quando giocavamo assieme nelle giovanili della Virtus Don Bosco io facevo la punta e lui il terzino. Poi un giorno io mi ammalai e lui fece la punta al mio posto: cominciò a fare quello che io non facevo, e cioè gol. Da quel momento non tornò più indietro e poi si sa come è andata a finire». Adesso però il centrocampista classe 1983, dopo un passato speso fra Borghetto, Graffignana e altre realtà del territorio, ha trovato la sua dimensione ideale proprio alla corte del patron Giuseppe Campagnoli: «Qui mi trovo benissimo, sono veramente contento che la squadra stia raccogliendo quanto merita. Sappiamo tutti che il campionato è ancora lungo e che essere davanti adesso conta fino ad un certo punto, ma d’ora in poi le partite saranno tutte finali. Quello che si è creato quest’anno a Lodi Vecchio è un gruppo davvero solido, fatto di amici ancor prima che di compagni di squadra: si è creato un mix perfetto tra mister, società e giocatori». Insomma potrebbe essere l’anno buono per tutti e due gli amici di Graffignana: «Siamo scaramantici tutti e due, ma se mai il sogno si avverasse, sveleremo i nostri festeggiamenti». Aldo Negri

 

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