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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 29/09/2012 - Le scuole di Graffignana sulle colline imparano l’uso sostenibile dell’acqua
 


Le scuole di Graffignana sulle colline imparano l’uso sostenibile dell’acqua
 

graffignana Centoquaranta goccioline d’acqua hanno risalito ieri a mezzogiorno la collina di San Colombano, provenienti dalla scuola media di Graffignana. Erano le goccioline di cartone colorato che ciascun ragazzo si è appuntato sulla maglietta per percorrere il “Kilometro blu”: un tratto di strada insieme agli insegnanti fino in località Visola, più o meno quello che ogni giorno compiono i coetanei africani per fare approvvigionamento di “oro blu”, l’acqua. L’iniziativa denominata “Kilometro blu” vuole sensibilizzare i ragazzi all’utilizzo sostenibile dell’acqua ed è arrivata alla sua seconda edizione: nel 2011 gli operatori del Movimento per la lotta contro la fame nel mondo avevano testimoniato l’impegno nel portare tubature tra le colline del Rwanda; quest’anno il sindaco di Villanova Sillaro, Moreno Oldani, ha raccontato invece la propria esperienza alle sei classi, sedute nel verde della collina, dopo aver fatto il pic nic insieme. E qua e là, cartelli a forma di goccia o di impronta, con dati significativi: 884 milioni di persone senza acqua potabile, 200 litri consumo pro capite al giorno in Italia. «Vorrei dirvi che nel mondo ci sono molti Paesi con scarsità d’acqua, ma anche laddove invece ce n’è molta, può non essere utilizzata bene né difesa», ha affermato Oldani, che tempo fa ha vissuto in Costa d’Avorio insieme alla moglie e al figlio Diego. «Dall’acqua stagnante posso venire molte malattie come il morbo di Bourouli o la malaria, che io ho avuto ben nove volte», ha aggiunto il primo cittadino di Villanova Sillaro, accompagnato nella circostanza dal vice sindaco di Graffignana, Giovanni Scietti.«Costruivamo piccoli serbatoi perché le sorgenti restassero pulite: ogni classe con gli insegnanti ci aiutava a realizzare dei piccoli mattoni, le mamme cucinavano per tutti. A volte però non abbiamo potuto fare nulla perché le sorgenti o i serpenti che vi vivevano erano ritenuti sacri».E l’attenzione all’utilizzo dell’acqua è continuata per i ragazzi anche nel pomeriggio, attraverso i giochi a tema guidati da Simone Ghizzoni e Francesco Mondani, docenti di tecnologia e religione. Infine, la merenda per tutti generosamente offerta dalla Pro loco. Raffaella Bianchi

 

 

 

 

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