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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 22/11/2012 - Marcegaglia, tutti i lavoratori in sciopero Adesione alta contro i 72 tagli annunciati

Marcegaglia, tutti i lavoratori in sciopero Adesione alta contro i 72 tagli annunciati
 

Ieri pomeriggio allo stabilimento Marcegaglia Buildtech di Graffignana Fiom Cgil e Fim Cisl hanno indetto due ore di sciopero, dalle 14 alle 16. «L’adesione allo sciopero è stata altissima, arrivando a coinvolgere la quasi totalità dei dipendenti», si legge in una nota della Fiom Lombardia diffusa ieri in serata. Lo sciopero arriva dopo l’annuncio fatto da Marcegaglia di voler ridurre la forza lavoro dello stabilimento di 72 unità. In fabbrica è stata applicata per tre anni la cassa integrazione, fino a gennaio 2012 quando è stato siglato un accordo per un anno di contratto di solidarietà che coinvolge la quasi totalità dei lavoratori fino ai primi di febbraio dell’anno prossimo. In sede di accordo sindacale, l’anno scorso, erano stati individuati 55 esuberi e si era preso un impegno informale per ricorrere al secondo anno di contratto di solidarietà qualora la crisi non fosse rientrata. Invece a sorpresa l’azienda dell’ex presidente di Confindustria a fine ottobre ha annunciato di voler risolvere il problema degli esuberi nella fabbrica di Graffignana e 10 giorni dopo ha confermato questa intenzione individuando 72 tagli. La decisione è contrastata dai lavoratori perché viene ritenuta il preludio della chiusura della fabbrica, che con soli 40 lavoratori non potrebbe continuare a operare, e perché Marcegaglia licenzia a Graffignana e invece assume a pochi chilometri di distanza, a Casalmaggiore nel Cremonese, dove i nuovi dipendenti entrano in fabbrica con contratti a salario d’ingresso, quindi a stipendi inferiori. «Quello di oggi è il primo di una serie di scioperi che vedranno coinvolti i lavoratori di Marcegaglia, per chiedere un passo indietro rispetto ai licenziamenti e il rinnovo dei contratti di solidarietà, condizione fondamentale per salvare tutti i posti di lavori», dichiarano Mirco Rota, segretario di Fiom Lombardia, e Giovanni Ranzini, segretario Fiom di Lodi.

 

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