ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 06/12/2012 - Picchetto sotto casa della Marcegaglia
Fischi e slogan scanditi dagli operai Fiom, ma sulla trattativa sindacale non ci sono spiragli positivi Picchetto sotto casa della Marcegaglia Protesta di 40 lavoratori lodigiani contro gli esuberi nel gruppo Graffignana I lavoratori sotto casa di Emma Marcegaglia: gli operai lodigiani della Marcegaglia Buldtech ieri pomeriggio, dopo la grande manifestazione della Fiom nel capoluogo lombardo, hanno improvvisato un picchetto di protesta sotto la sede principale del gruppo Marcegaglia a Milano, in via Giovanni della Casa. Tra i trenta e i quaranta lavoratori, accompagnati dal segretario Fiom Cgil di Lodi Giovanni Ranzini hanno cantato qualche slogan e fischiato sotto la sede fino a quando sono stati ricevuti da uno dei dirigenti, che tuttavia non ha fornito novità rispetto alla trattativa in campo sul futuro della fabbrica di Graffignana. La rappresentanza di lavoratori graffignanini è stata accompagnata da una tranquilla ma inquietante presenza di una quindicina di poliziotti in assetto antisommossa, con caschi e manganelli. Tutta la protesta è stata comunque civile e non ci sono state occasioni di tensione. «Al termine della manifestazione Fiom abbiamo deciso di spostarci sotto la sede di Marcegaglia per far capire a tutti che per noi la questione è assolutamente rilevante - dice Giovanni Ranzini -. È stato poco più di un atto dimostrativo, anche e soprattutto perché il dirigente che ci ha ricevuto non è stato in grado di anticipare nulla dei temi della trattativa di lunedì prossimo».Marcegaglia ha fatto sapere che al termine dell’anno di solidarietà, a fine gennaio, non è intenzionata a rinnovare lo stesso ammortizzatore sociale, ma al contrario ha già individuato 72 esuberi su 112 lavoratori. L’apertura formale della procedura di mobilità potrebbe avvenire in qualsiasi momento, forse già lunedì prossimo, mentre sindacati e lavoratori cercano di prendere tempo e vorrebbero riproporre per un secondo anno il contratto di solidarietà, in modo da avere 12 mesi in più per cercare una via d’uscita alla lunga crisi dello stabilimento, dove si lavora a singhiozzo ormai da quattro anni. Nella partita sono entrate anche le istituzioni con una lettera per sollecitare una soluzione di buon senso che sarà inviata al tavolo di trattativa a firma dei sindaci dei paesi da dove proviene la maggioranza dei lavoratori, Graffignana appunto, e poi Sant’Angelo, San Colombano, Borghetto, Lodi, Vidardo e Villanova Sillaro. Lunedì nel tardo pomeriggio i lavoratori dello stabilimento residenti a Graffignana hanno avuto anche un incontro con il primo cittadino del paese, Marco Ravera.La protesta alla Marcegaglia di ieri è arrivata al termine della manifestazione della Fiom alla quale hanno partecipato diverse rappresentanze di lavoratori lodigiani provenienti dalle aziende metalmeccaniche del territorio, Schneider, Abb, Beta, Nilfsik, Flexotecnica, Aperam, oltre a Marcegaglia stessa. I lavoratori lodigiani presenti erano poco meno di 200.Andrea Bagatta


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